Bizzarro, stravagante, irregolare come la perla scaramazza da cui prenderebbe il nome. Il Barocco abbandona il circolo e sposa l’ovale, si allontana dalla misura e cerca l’illusionismo ottico. Il teatro entra nell’architettura, il realismo si mette al servizio dell’effetto scenografico. La decorazione, prepotente, nasconde all’occhio dell’osservatore il dato tecnico da celare e allo stesso tempo crea continuità tra palcoscenico e platea. Lo spettatore entra nell’opera. Lecce.